Le piante carnivore sono dei vegetali che, a causa della particolarità dell’habitat naturale, si sono adattate cibandosi delle proteine animali. La cattura degli insetti, per esempio, avviene grazie a dei trucchi che hanno sviluppato negli anni, derivanti soprattutto dalla presenza di foglie modificate e di enzimi in grado di intercettare la preda e catturarla. Ottime alleate contro le zanzare insomma.
Si tratta di varietà davvero molto particolari, che possono essere coltivate anche a casa e messe in mostra nel proprio appartamento. In ogni caso le escluderei come papabili per un regalo di compleanno, non sono tra i doni da consegnare come piante portafortuna, meglio un’orchidea o un bonsai per quei casi! Ma da scegliere per la propria casa sono una scelta bella e originale, che consiglio di prendere in esame.
Se vi siete incuriositi continuate a leggere questo articolo, in cui illustreremo le cinque specie rappresentative da coltivare in casa e alcune caratteristiche fondamentali di questa varietà di piante.
Piante carnivore: le specie rappresentative
Tra le specie di piante carnivore più indicate per la coltivazione nelle proprie case vi sono, senza dubbio, la Sarracenia Purpurea, il Nephentes, la Pinguicola alpina, la Drosera Capensis e la Dionaea muscipula. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e le loro caratteristiche.
Serracenia Purpurea

La Serracenia Purpurea è una pianta carnivora molto semplice da coltivare, in grado di attrarre e catturare gli insetti per mezzo di un nettare narcotizzante. Viene chiamata così grazie alla sua fioritura color porpora, di grande impatto estetico per la forma a imbuto e le foglie allungate, all’interno delle quali vengono catturati gli insetti e che possono raggiungere fino ai settanta centimetri di lunghezza.
Si tratta di una pianta originaria dell’America del Nord che non richiede particolari attenzioni, in quanto deve semplicemente essere innaffiata con acqua distillata, versandola direttamente dal vaso e non dall’alto. Per un effetto ottico migliore, è consigliato esporla alla luce solare, affinché i suoi fiori e le sue foglie prendano una colorazione rossastra.
Il Nepenthes

Il Nepenthes è un genere di piante carnivore in grado di catturare gli insetti grazie al colore delle sue foglie. La loro superficie è viscida e ciò impedisce alle prede di potersi spostare: una volta catturati, essi cadranno al loro interno e resteranno bloccati nel liquido, annegando.
Anche questa specie richiede un’esposizione diretta alla luce del sole per crescere in maniera corretta, oltre a un buon quantitativo di umidità (che deve aggirarsi intorno al 50-60%). Infine, prestate attenzione all’acqua, che deve essere distillata, e all’uso di concimi e fertilizzanti, fortemente sconsigliato.
La Pinguicula alpina

Questa pianta carnivora ha origini molto antiche e proviene dall’Europa e dall’Asia. Di fatto, è tendenzialmente abituata a crescere in zone umide e dotate di un ottimo livello di altitudine, caratteristiche grazie alle quali riesce a sviluppare fiori bianchi e di piccole dimensioni.
La Pinguicula alpina è in grado di catturare gli insetti attraverso le sue foglie viscide, impedendo loro il movimento e la possibilità di liberarsi.
Questa pianta ha una fioritura compresa tra maggio e luglio e, per crescere in maniera corretta, necessita di un luogo soleggiato, un terreno umido e fresco e della giusta quantità di umidità. Prestate attenzione all’utilizzo dei fertilizzanti, nocivi per questa tipologia di pianta.
La Drosera Capensis

La Drosera Capensis è una pianta carnivora in grado di catturare gli insetti quando essi si poggiano sulle sue foglie, poiché restano attaccati al liquido viscoso che producono. Essa proviene dal Sud Africa ma può essere coltivata in qualsiasi ambiente, sebbene richieda particolari attenzioni.
Di fatto, essa necessita di un terriccio con un pH compreso tra i 3, 4 o 5 e di acqua distillata per la sua innaffiatura; inoltre, è sconsigliato l’utilizzo di un fertilizzante o di un concime, mentre è bene mantenere il terreno bagnato garantendo la presenza di almeno un centimetro di acqua nel sottovaso.
La Dionaea muscipula

Infine, l’ultima pianta carnivora di cui desideriamo parlare è la Dionaea muscipula, conosciuta da tutti come Venere acchiappamosche. Si tratta di una specie di piccole dimensioni (massimo di dieci centimetri di altezza), di grande impatto estetico grazie alle sue foglie “dentate”, in grado di catturare gli insetti.
Anche in questo caso, è bene innaffiare la pianta riempendo il sottovaso e mai dall’alto, sempre utilizzando l’acqua distillata e mai quella del rubinetto. Ancora, bisogna prestare attenzione al ristagno, alla presenza di un terreno secco, alla somministrazione di concime e agli attacchi dei parassiti, particolarmente feroci per questa pianta.