Come far fiorire le orchidee? Indicazioni sulle cure giuste per questa pianta

Avete presente l’affascinante serra di orchidee dell’investigatore privato Nero Wolfe? Phalaenopsis, Dwndrobium, Cymbidium.. Ecco, mettendo in pratica alcuni semplici consigli, è possibile che le vostre orchidee fioriscano ancora più del solito!

Orchidea

Orchidee d’acqua e orchidee di terra: ricrea il loro habitat naturale.

Sia che si tratti di orchidee d’acqua come le Phalaenopsis, sia che si tratti di orchidee di terra ovvero di orchidee selvatiche, il segreto è ricreare l’habitat in cui crescono, e mantenerlo il più possibile simile a quello naturale.

L’aria e la luce

Principalmente, quindi, l’ambiente non dovrebbe essere né eccessivamente umido né eccessivamente secco (si dovrebbe evitare, infatti, la vicinanza delle piante con i caloriferi o le pompe di calore). Le orchidee, per chi non lo sapesse, crescono anche sui tronchi degli alberi, beneficiando degli sbalzi termici tra il giorno e la notte, relativi anche e soprattutto alla quantità di acqua nell’aria.

L’allocazione ideale, dunque, sarebbe non dentro a un vaso qualsiasi, ma sopra a un vaso di vetro trasparente pieno d’acqua, in modo tale che questa evaporando mantenga umide le radici dell’orchidea. Attenzione: l’orchidea deve comunque rimanere piantata all’interno del vaso trasparente in plastica dotato di fori, dai quali fuoriescono le radici. Insieme al vaso trasparente in plastica, è consigliato quindi appoggiare la pianta su un secondo vaso trasparente in vetro contenente un discreto livello d’acqua.

Soddisfatto l’elemento habitat, è bene sapere che le radici hanno bisogno della stessa luce riservata ai rami e ai fiori: ottima scelta quella di mantenere il vaso in plastica trasparente!

Corteccia e terriccio

La corteccia può essere cambiata anche due volte all’anno o comunque non appena il suo aspetto apparirà secco e come svuotato.

Sconsiglio ai meno pratici di recidere da soli le radici rinsecchite e poco carnose: potreste definire una volta per tutte il destino della vostra orchidea! Se invece il vostro pollice verde è uno dei migliori sul campo, procuratevi un foglio di giornale, capovolgete la pianta reggendola tra le dita di una mano mentre con l’altra, liberate le radici dai pezzi di corteccia.

Una volta rastrellata la “gabbia” dell’orchidea, con i polpastrelli di pollice e indice, accertatevi della consistenza delle radici che presentano un colore meno acceso delle altre e un aspetto scarno e quasi secco. Recidetele con un colpo di forbice precedentemente disinfettata con una soluzione alcolica (qualcuno usa il latte), come abbiamo visto parlando di potatura delle piante. Le orchidee, difatti, sono molto fragili e se dovessero subire il taglio di un arnese sporco, potrebbero infettarsi e ammalarsi. Una volta recise le radici più vecchie e malandate, ricomponete il terriccio/corteccia (preferibilmente inumidito) e riponete la vostra orchidea nel vaso.

Fiore orchidea

Quanta acqua?

Classica domanda posta a tutti i fioristi: quanta acqua devo dare a un’orchidea? Devo versarla direttamente sul terriccio/corteccia?

Per quanto riguarda la quantità d’acqua necessaria al sostentamento della pianta, riempite d’acqua un contenitore abbastanza ampio e immergete l’orchidea fino a raggiungere metà altezza del vaso. Lasciate a bagno per una notte ed evitate di versare l’acqua direttamente sulla pianta: è importante inumidire il terriccio, non farlo galleggiare.

Nutrimento extra

Onde favorire e accelerare la fioritura, molti esperti, accreditati e non, consigliano di disciogliere alcune soluzioni composte da magnesio, potassio o fosforo. Se ne trovano tante online, sotto forma di fertilizzanti! Questo procedimento svolto due/tre volte al mese, potrebbe garantirvi non solo la buona salute dell’orchidea ma soprattutto un’ottima fioritura.