La parola Bonsai deriva dal Giappone che, tradotto significa piantato in un vaso. Il bonsai è comunemente conosciuto come un albero in miniatura, e viene mantenuto bassotto non a caso, ma attraverso una tecnica di potatura e riduzione delle radici. I bonsai devono seguire dei canoni precisi. Per esempio, il tronco deve essere conico, la dimensione delle foglie ridotta e soprattutto deve riprodurre la natura in piccole dimensioni.
Spesso si pensa che queste piante collocate nei vasi possano soffrire ma in realtà non è così, perché se il bonsai soffrisse ovviamente non fiorirebbe o addirittura nn produrrebbe frutti. Il bonsai ha un significato spirituale profondo, legato proprio al concetto della vita, in quanto rappresenta il cambiamento costante e il progredirsi del destino durante la nostra vita. Il prezzo di un bonsai può variare molto ed oscillare da cifre irrisorie a cifre modiche, in quanto la loro particolarità che li contraddistingue fa sì che acquistino un notevole valore. Regalare un bonsai che è simbolo di vita è un gesto molto bello e profondo, e vuol dire che stiamo augurando a quella persona una vita serena, lunga e proficua.

Dove collocare un bonsai
Non è semplice trovare la migliore posizione dove posizionare i propri bonsai, perché ovviamente dobbiamo valutare diversi fattori tra cui il clima più favorevole.
Sicuramente vige la regola per cui gli alberi da esterno vanno messi in un luogo luminoso, ove i raggi solari li possano raggiungere e al riparo dal vento. Quelli da interno sempre in un luogo luminoso e, molto importante, con una temperatura costante.
Cura dei bonsai
Curare un bonsai e farlo crescere bene non è un impresa difficile, basta solo un po’ di attenzione e impegno quotidiano. Ovviamente anche loro come tutte le altre piante hanno bisogno di luce, acqua e una corretta ventilazione, ma in aggiunta bisogna stare attenti soprattutto alla temperatura e alle condizioni climatiche.
Le possiamo tenere sia in casa che all’esterno, ma la cosa importante da sapere è che durante i mesi più caldi devono essere portati fuori. Per quanto riguarda l’annaffiatura basterà farlo un paio di volte a settimana ma, nei periodi molto caldi, sicuramente occorrerà farlo anche tutti i giorni e addirittura per alcuni tipi di bonsai anche più volte al giorno.

L’accortezza è solo quella di capire quando è giusto annaffiarle, perché il terreno non deve essere mai asciutto, ma neanche troppo bagnato, altrimenti si corre il rischio che le radici possano marcire, proprio come abbiamo visto per altre piante o fiori, come la lavanda o i ciclamini. Il momento migliore per cambiare il vaso è il periodo primaverile quando dobbiamo iniziare anche a concimarli, per poi interrompere in estate e riprendere nuovamente in autunno.
Quando poi per l’appunto arriverà la stagione autunnale, le piantine dovremo riportarle all’interno al riparo dal freddo e dalle correnti d’aria, annaffiandole una o due volte a settimana verificando sempre che il terriccio sia umido. Andremo a sistemarli all’interno delle nostre case in un punto umido e luminoso e ogni tanto andremo a girare il vaso per favorire una crescita uniforme e per impedire che la pianta cresca troppo solo in un lato e magari troppo poco in un altro.
Per coltivarli esistono composti già pronti ma ci sono anche degli appassionati che preferiscono miscelare il terriccio da soli. Per quanto riguarda la concimazione gli elementi fondamentali sono azoto, fosforo e potassio.
Il primo serve a far aumentare lo sviluppo di foglie e steli, il secondo serve per rendere più forti le radici, e il terzo serve a far crescere i fiori e i frutti. Ovviamente i bonsai vanno anche potati (con forbici sterili) e rinvasati, ma di questo parleremo in un altro articolo specifico.
Ecco quindi un piccolo vademecum delle regole per avere dei bonsai sani nelle nostre case.