Come coltivare il timo: semina, terreno, acqua e altre cose da sapere

Pianta tipica della macchia mediterranea, il timo può crescere fino a 2000 metri sopra al livello del mare, anche se preferisce rimanere nei pressi della costa.

Questa pianta arbustiva era apprezzata già dagli antichi greci per il suo odore balsamico. L’etimologia del nome “timo” è infatti greca, anche se poco chiara. Il nome potrebbe infatti derivare dalla parola “forza” o “profumo”. Probabilmente il timo era usato durante celebrazioni e riti religiosi.

Coltivazione del timo e utilizzo

Coltivazione timo

La coltivazione di questa pianta straordinaria è piuttosto semplice. Il timo resiste al freddo, non ha molte pretese a livello di terreno e non deve essere innaffiato molto. Si tratta perciò di una pianta ideale per i principianti e per chi vuole utilizzare una coltura biologica.

Il timo è naturalmente conosciuto dai più per la capacità di valorizzare tante ricette tipiche del nostro paese. Le foglie di timo sono usate, fresche o secche, per insaporire patate, piatti di carne e pesce, e anche salse.

La pianta contiene molte vitamine, e le sono attribuite proprietà balsamiche e antisettiche: l’olio essenziale di timo viene utilizzato per combattere infezioni batteriche e micotiche, ma anche per la cura dei capelli.

L’infuso di timo è inoltre utilizzato come digestivo, e persino in caso di tosse e congestione nasale. Molti lo apprezzano per combattere ritenzione idrica oppure gonfiore addominale.

Semina

Il timo cresce al meglio in zone soleggiate, producendo una maggiore concentrazione di oli essenziali. Nonostante ciò, la pianta resiste bene a sbalzi di temperatura e gelate, quindi può essere coltivato un po’ dappertutto lungo lo stivale.

Una pianta tanto spartana si accontenta di un terreno povero. Se vogliamo coccolare il nostro timo, però, possiamo scegliere un suolo drenante, in modo da non rischiare muffe.

È molto importante smuovere il terreno: basterà una vangatura profonda, senza necessità di rigirare la zolla. Se si tratta di un orto familiare, una pianta di timo potrà bastare; se invece dovete coltivare per una vera e propria produzione, si consiglia di distanziare le piantine di almeno 30 cm, e le file di circa 80 cm.

Riproduzione del timo

La riproduzione del timo può avvenire attraverso tre diverse metodologie.

La riproduzione per seme, che prevede la semina in primavera. Si inizia nel semenzaio per poi trapiantare il timo in estate.

La riproduzione per divisione del cespo, che si può effettuare sia in primavera che in autunno. Basterà prendere una pianta di timo, espiantarla e dividere il cespo in più parti. Ogni nuovo “mini arbusto” dovrà naturalmente avere le radici.

Infine, riproduzione per talea. Questa tecnica vuole l’utilizzo dei rami già lignificati, quelli laterali. Basterà prelevarne uno e farlo radicare. Anche in questo caso è consigliabile di non procedere nei mesi eccessivamente freddi o caldi.

Qualunque sia il metodo scelto, il timo andrà innaffiato spesso e regolarmente, fino a un completo sviluppo delle radici. Successivamente, la pianta non richiederà una cura eccessiva: basterà innaffiarla in caso di siccità estrema.

Potatura e malattie

Si consiglia di potare il timo una volta all’anno, per mantenere le dimensioni del cespuglio entro certi limiti. Il taglio deve essere pulito, ma a parte questa ovvia considerazione, la potatura del timo non presenta problematicità particolari.

Come è stato detto in precedenza, il timo è una pianta molto resistente. Si consiglia di evitare i ristagni d’acqua, ma a parte questa accortezza contro le muffe non ci sono criticità notevoli da tenere in considerazione quando si coltiva questa pianta.

Raccogliere il timo

Fascio di timo

Il timo si raccoglie tutto l’anno. Il miglior consiglio è quello di raccoglierlo subito prima dell’utilizzo, per mantenere intatto l’aroma della pianta. Basterà tagliare un rametto e utilizzare le foglie fresche.

Se invece optate per l’essiccazione (come abbiamo già visto per la menta e il basilico), potrete semplicemente appendere i rametti in luogo areato ma non esposto alla luce diretta del sole. Naturalmente, se lo avete a disposizione, potrete usare un essiccatore.