Piante macchia mediterranea: quali sono, caratteristiche e importanza

La macchia mediterranea deve il nome alla sua caratteristica di essere principalmente diffusa in tutti quei paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Essa cresce in tutte quelle aree in cui le condizioni climatiche sono contraddistinte da estati molto calde e aride e inverni miti e umidi. Leggendo questo articolo non potrete acquisire delle conoscenze su come coltivare la macchia mediterranea, come accaduto per rose, tulipani, e girasoli, ma scoprirete invece la bellezza e l’importanza di piante dalle caratteristiche uniche ed estremamente preziose per l’ambiente, abbondanti in Sardegna e in tutte le aree del Mar Mediterraneo.

La macchia mediterranea è composta da una vegetazione con portamento arbustivo, che si è specializzata per riuscire a crescere in terreni semiaridi e ampiamente soleggiati. Abitualmente queste piante hanno la caratteristica comune di possedere foglie coriacee, lucide e poco ampie. Questo tipo di vegetazione ha un’altezza media che va dai 50 centimetri fino a i 4 metri.

macchia mediterranea

Composizione della macchia

Tendenzialmente possiamo suddividere la macchia mediterranea in due differenti aree, individuabili principalmente per lo sviluppo verticale. Ogni parte della macchia sarà composta da differenti tipi di specie vegetali.

Macchia alta

In questo tipo di macchia, le essenze dello strato superiore hanno un portamento che può raggiungere anche i 4 metri di altezza. Spesso può capitare che questo tipo di vegetazione possa evolversi, col suo massimo sviluppo, in una foresta sempreverde. Le specie caratteristiche della macchia alta sono: il leccio, la quercia da sughero, l’ilatro, il corbezzolo e il ginepro.

Macchia bassa

In questo caso troviamo una vegetazione che non supera mai i 2-3 metri di altezza. Le essenze principalmente presenti, normalmente a portamento arbustivo, sono il rosmarino, il lentisco, l’euforbia e il cisto. Generalmente la macchia bassa è l’evoluzione della gariga (il primo gradino dell’evoluzione vegetale).

cisto femmina

Specie arbustive

Le specie arbustive più comuni che generalmente possiamo trovare all’interno della macchia sono:

  • Lentisco – Pistacia lentiscus. Questo arbusto, chiamato anche lentischio, oltrepassa raramente i 3 metri di altezza. Le suo foglie sono alterne, di forma ovato-ellittiche e glabre. Il frutto è di forma sferica delle dimensioni di 5 mm di colore rosso.
  • Rosmarino – Salvia rosmarinus. Pianta aromatica che raggiunge altezze dai 50 centimetri fino ai 3 metri. È dotata di foglie di colore verde cupo lucente e di forma lineari-lanceolate. I frutti sono oblunghi e lisci, di colore brunastro.
  • Ilatro – Phillyrea latifolia. Arbusto che arriva fino ai 6 metri di altezza e dotato di foglie semplici e opposte. I frutti sono drupe carnose simili a piccole olive, di colore nero quando raggiungono la maturità.
  • Euforbia arborea – Euphorbia. Pianta cespugliosa che non supera i 2 metri di altezza formando dei ‘cuscini’ sferici. Le foglie sono oblungo-lanceolate e il loro colore può variare dal verde al rossiccio. I frutti sono larghi 5 mm e contengono i semi appiattiti.
  • Cisto femmina – Cistus salviifolius. Il cisto è una pianta bassa che non tende mai a superare i 60 cm di altezza. Le foglie sono ovali o ellitiche e di colore verde chiaro; il frutto è costituito da una piccola capsula che contiene più semi.
  • Ginepro fenicio – Juniperus phoenicea. È una specie arbustiva che raggiunge anche gli 8 metri di altezza. Le foglie sono squamiformi ed opposte, di forma ovale. I frutti di forma sferica, sono globulari e di colore rosso-bruno.
  • Corbezzolo – Arbutus unedo. Il cespuglio, può raggiungere un’altezza di 10 metri. Possiede foglie di forma ovale-lanceolata e coriacee. Il caratteristico frutto è una bacca carnosa e rossa delle dimensioni di 2 cm.
pianta di corbezzolo

Specie arboree

Tra le specie a portamento arboreo invece troveremo:

  • Leccio – Quercus ilex. Il leccio può raggiungere anche i 25 metri di altezza. Ha una chioma globosa costituita da foglie coriacee di colore verde scuro e lucide nella parte superiore e di colore grigiastro e opaco nella parte inferiore. Il nome specifico ‘ilex’ significa ‘punta’ in lingua celtica, appellativo derivante dalla foglia spinosa nei rami giovani.
  • Carrubo – Ceratonia siliqua. Questa pianta sempreverde raggiunge un’altezza di 15 metri. La chioma è densa e globosa, le foglie alterne di colore verde scuro sono di forma ovato-rotonde. L’appellativo ‘siliqua’ deriva dal latino e significa ‘baccello’, riferendosi ai frutti.
  • Quercia da sughero – Quercus suber. La sughera può diventare alta fino a 20 metri. La chioma è larga e asimmetrica, formata da foglie di forma ovato-lanceolata di colore verde lucente. Il termine ‘suber’ veniva utilizzato dai Romani per indicare sia l’albero che il sughero (il tessuto vegetale esterno che riveste la pianta).
quercia da sughero

Importanza della macchia mediterranea

La macchia mediterranea è molto importante per l’ecosistema visti i differenti ruoli che gioca sull’ambiente circostante. Essa infatti tutela il suolo dall’erosione. È inoltre accertato la sua azione di contenimento dell’inquinamento.

La macchia mediterranea è anche un’enorme riserva di biodiversità. Basti pensare che pur essendo presente solamente nel 2% della superficie del pianeta, essa ospita al proprio interno il 20% delle specie della Terra: un vero è proprio micro habitat che nutre e diventa il rifugio di mammiferi, uccelli, insetti, rettili e anfibi.