Il Tarassaco è una pianta molto diffusa nel nostro paese, che si caratterizza per le numerose proprietà benefiche di cui dispone, sia nelle sue foglie che nelle sue radici. In questo articolo illustreremo cos’è il tarassaco, perché è famoso e come può essere utilizzato, per spiegare poi come coltivarlo in casa, nel terreno, nel proprio orto domestico o anche in vaso.

Tarassaco: cos’è
Come anticipato, il Tarassaco è una pianta perenne di tipo erbaceo, molto diffusa in Italia e che presenta, come fiori, i classici soffioni che conosciamo tutti. Dispone di numerose proprietà benefiche, sia nelle sue foglie che nelle radici: per esempio, grazie alle sue foglie è possibile realizzare decotti che hanno un’azione depurativa per il fegato e per i reni. Ancora, le sue radici permettono di favorire la diuresi se consumate sotto forma di tisana o di bevanda.
Il Tarassaco è presente ovunque, come sui bordi delle strade o sui campi incolti, ma è possibile coltivarlo anche nelle proprie abitazioni e la sua raccolta è consigliata soprattutto tra i mesi di giugno e settembre.
Tarassaco: i benefici e i vantaggi
Tra i benefici fondamentali del Tarassaco vi è, senza dubbio, il fatto che aiuti a favorire la digestione e a risolvere i problemi legati all’inappetenza o alla flatulenza. Ancora, è ricco di flavonoidi e di sali, i quali permettono di aumentare la diuresi e aiutare la purificazione degli organi, grazie all’eliminazione delle sostanze nocive e delle tossine.
In particolare, avrete la possibilità di coltivare il Tarassaco e, successivamente, di utilizzare le sue foglie, le radici e i boccioli per sfruttarne al massimo i benefici. Infatti, potrete preparare tanti decotti o tisane (come per menta, salvia ed altre piante officinali), oppure consumare queste parti anche crude: le foglie hanno un gusto molto amarognolo e non adatto a tutti, mentre i boccioli possono essere utilizzati per creare delle gustose insalate o per creare il famoso miele di Tarassaco.
Per un’idea originale potrete tostare e macinare la radice di Tarassaco, da utilizzare per preparare il caffè, alternativo a quello tradizionale.
Tarassaco: come coltivarlo
Per coltivare il Tarassaco è necessario disporre di semi, che devono essere distribuiti nel terreno dell’aiuola a una profondità massima di 0,5 centimetri, nel periodo di tempo che va da marzo a giugno. Potrete anche scegliere di coltivare il Tarassaco in un vaso, ma deve avere una profondità di almeno 20 centimetri. Per la coltivazione ottimale del Tarassaco è bene tenere a mente diverse caratteristiche, quali la tipologia di terreno, l’irrigazione e l’esposizione al sole.
La tipologia di terreno
Per quanto riguarda la tipologia di terreno, il Tarassaco predilige quelli freschi e drenati, ma se desiderate coltivarlo in vaso è meglio optare per un terriccio universale, che si adatta a tutti i tipi di pianta.

L’esposizione al sole
Anche l’esposizione al sole è fondamentale e, sebbene il Tarassaco sia una pianta molto resistente, è meglio non esporla direttamente al sole. Di fatto, questa pianta preferisce le temperature costanti che si aggirano intorno ai 25 gradi, per questo è meglio coltivarla in primavera e in estate. Ancora, ricordiamo che è consigliabile posizionare il Tarassaco nella parte più ombrosa del vostro giardino o del vostro balcone.
Annaffiatura
Infine, per quanto riguarda l’annaffiatura, è bene sapere che deve essere svolta almeno due volte al giorno, poiché il Tarassaco necessita di un terreno sempre fresco e ben idratato. Scegliete voi la quantità di acqua a seconda del clima e della durezza complessiva del terreno: i momenti migliori sono, sicuramente, la mattina presto e la sera, quando è già calato il sole.
Tarassaco: fertilizzante
Il Tarassaco non è una pianta che necessita di una tipologia speciale di fertilizzanti, ma solo di quelli a base di sostanza organica, soprattutto al momento della semina. Se avete coltivato il vostro Tarassaco in vaso, invece, saranno necessari cicli di fertilizzazione più lunghi, ogni dieci giorni insieme all’acqua di irrigazione.