Partiamo dal presupposto fondamentale che le piante in natura non hanno realmente bisogno di essere potate, crescono spontaneamente e, a seconda della loro natura, fioriscono e/o producono frutti da sole. Tuttavia, la potatura è uno strumento utile perché ci permette di volta in volta di aiutare le piante a crescere più sane, più folte o di ridurne una troppo vigorosa crescita. Parliamo di potatura intendendo dunque l’eliminazione di alcune parti della pianta, spesso i rami secchi o alcune parti danneggiate o malate.

Motivi della potatura
I motivi per cui si effettua la potatura sono diversi.
- Funzione estetica. È il caso di siepi o piante ornamentali, che vengono potate per assumere la forma e la grandezza desiderata.
- Messa in sicurezza dell’ambiente. Per evitare che rami troppo pesanti possano spezzarsi e cadere mettendo a rischio l’incolumità di persone, animali o oggetti circostanti.
- Incentivazione della crescita. Una pianta potata nel periodo giusto e nel modo più opportuno, tenderà a crescere più folta e rigogliosa.
- Protezione dalle malattie. La potatura permette di curare, se non addirittura prevenire, le malattie che potrebbero metterne a rischio la sopravvivenza.
- Aumento fruttificazione e fioritura. Se eseguita correttamente, la potatura aiuta sì la pianta a crescere, ma anche a produrre più fiori e frutti.

Periodi di potatura
Esistono periodi di potatura specifici per ogni singola pianta, ma rimanendo sul generale, possiamo affermare che il periodo migliore per potare è durante il riposo vegetativo, ovvero tra ottobre e novembre, cosicché la pianta abbia il giusto tempo per rimarginarsi in vista della fioritura primaverile. Inoltre, ci sono pochi insetti in autunno e la trasmissione di malattie e funghi è assai ridotta.
È comunque possibile creare uno schema delle potature in base alle stagioni.
- Primavera: otature più sostanziose, riguarda soprattutto le piante più giovani.
- Estate: per le piante che hanno ultimato la fioritura e per quelle di grandi dimensioni, in quanto aiuta a contenerne la crescita.
- Autunno: come già detto, corrisponde al periodo di riposo vegetativo.
- Inverno: indicato soprattutto per le piante anziane o poco vigorose, da evitare però in caso di gelo o di fitta pioggia.
Strumenti di potatura
Esistono specifici attrezzi da giardino utili per potare le piante ed è bene ricordare che in certi casi è meglio che ad utilizzarli siano persone competenti e con buona dimestichezza, in quanto possono essere pericolosi.

A seconda del tipo di pianta da potare e della sua dimensione, possiamo scegliere di utilizzare cesoie, forbici (anche ad asta lunga), seghetti, forbici da siepi, machete, motoseghe e molti altri. L’importante è che si tratti di strumenti ben affilati, in quanto i tagli devono essere i più netti possibile, e soprattutto disinfettati con alcool, per evitare il trasferimento di eventuali parassiti da un ramo all’altro.
Risulta utile anche l’uso del mastice per facilitare la cicatrizzazione e creare una barriera contro i parassiti.
Tipi di piante
Anche in questo caso, rimarremo sul generale perché é impossibile riassumere un argomento tanto vasto, le piante sono tantissime ed ognuna ha innumerevoli caratteristiche proprie.
In linea di massima, possiamo affermare che la potatura è utile per le piante da fiore, come le rose e i tulipani di cui abbiamo già parlato, perché le aiuta a produrre maggiori infiorescenze, mentre nel caso delle piante da frutto, serve ad eliminare eventuali parti malate e a produrre più frutti. Diverso è il caso delle siepi, poiché in questo caso serve a contenerne la crescita e a dare loro una forma specifica (cosa che si può dire anche per quanto riguarda alberi e alberelli).
In conclusione è importante dire che pur tenendo a mente tutte queste regole generali, ogni singola pianta andrebbe esaminata nel dettaglio, per pianificarne la potatura in base alle sue caratteristiche e specificità.