La salvia é una pianta che fa parte della famiglia delle laminaceae. È usata principalmente per aromatizzare le pietanze in cucina, ma é anche nota per le sue proprietà antinfiammatorie, diuretiche e antisettiche, ed è quindi una pianta officinale. Gli egiziani e gli antichi romani consideravano la salvia come un rimedio per tutti i mali e il suo nome deriva dal latino salus che effettivamente significa salute.
Appena nata, la pianta é di colore verde chiaro che crescendo diventa più scuro e tendente al colore del legno. Ha bisogno di poche cure, ma fatte bene in modo da non danneggiarla. Si presenta come un piccolo arbusto alto circa 50/60 cm, dalle foglie sempre verdi, dentate e ricoperte di peluria.
È una pianta che in Italia cresce soprattuto nelle isole e nel centro meridionale, soffre molto il freddo quindi va piantata in zone calde e soleggiate. E ovviamente come il melo e tante altre piante, giova della giusta potatura, solo se fatta nel periodo corretto. Vediamo tutte le indicazioni per scegliere il periodo giusto per potare la salvia e alcuni consigli su come farlo al meglio.
Quando potare la salvia

La salvia é un erba perenne che si può coltivare in giardino ma anche in vaso sul balcone di casa e il periodo ideale per la potatura è l’inizio della primavera. Si sconsiglia vivamente di potare nel periodo invernale perché dalla potatura crescono nuove foglioline che sono molto sensibili al freddo e si danneggiano con il gelo.
Potare nel periodo sbagliato significa rischiare che si taglino inutilmente degli steli ancora vivi, scambiandoli per steli morti, in quanto legnosi rispetto ad altri.
Durante il primo anno di vita della pianta di salvia si deve potare leggermente in modo che cresca completamente, ma la potatura vera e propria va fatta in primavera per permettere alla pianta di rimanere forte durante i mesi freddi dell’inverno.
Secondo una tradizione la salvia si pota il giorno della festa del papà, il 19 marzo.
Come potare la salvia
Potare la pianta di salvia serve a ringiovanirla. La potatura consiste nel tagliare i gambi ad almeno 10/15 centimetri di altezza dal terreno. Bisogna tagliare i rami subito sopra le parti nuove che crescono, perché se le piante sono troppo alte tendono a cadere e le foglie basse subiscono danni.
Durante tutto l’anno si possono comunque togliere le foglie morte, in modo da averne sempre nuove e rigogliose. La potatura ideale consiste nel lasciare delle foglioline nuove su ogni stelo. I gambi di salvia possono essere ripiantati per far crescere nuove piante.
Come raccogliere le foglie di salvia
Si devono tirare molto delicatamente le foglie dal gambo. Si consiglia di effettuare la raccolta delle foglie durante le ore mattutine. Per farlo in modo corretto bisogna stringere la parte bassa della foglia tra il pollice e l’indice e tirare delicatamente fino a staccarla. In questo modo si stacca senza danneggiare il gambo. La rottura deve essere netta.
Se non si riesce con le mani si possono utilizzare delle piccole forbici per erbe. La raccolta delle foglie può essere fatta in qualsiasi parte dell’anno, anche tutti i giorni.
Come conservare ed usare la salvia raccolta

Prima di usare le foglie di salvia raccolte, bisogna sciacquarle ed asciugarle mettendole in mezzo a due fogli di carta assorbente.
Vanno usate entro una settimana dal raccolto ed é consigliabile utilizzarle appena colte. La salvia dà un buon sapore ai piatti cucinati, dagli antipasti ai primi e ai secondi di carne o di pesce, ma é anche utilizzata nella preparazione di tè e infusi.
Le foglie di salvia possono anche essere essiccate, appendendo i gambi o riponendo le foglie su di un tovagliolo di carta in un posto fresco privo di umidità. Vanno lasciate a riposo per un periodo di due o tre settimane e alla fine riposte in un contenitore ermetico, conservate in un posto buio.
Le foglie di salvia essiccate vengono usate come condimento e hanno un sapore più forte rispetto a quelle fresche.