Molto spesso ci è capitato di vedere delle belle piante con foglie grandi e vigorose, con sopra una specie di patina bianca che dà una sensazione di sporco e vecchio. In realtà è semplicemente una muffa che si chiama oidio, che viene creata come filamenti da dei microscopici funghi.Questi funghi vengono trasportati dal vento ed è quindi molto facile trovarli sulle piante da giardino, mentre è più difficile che si trovino in quelle da appartamento.
In commercio esistono vari rimedi “chimici” per prevenire e curare questo problema, ma esistono anche dei piccoli trucchi da mettere in atto con sostanze che abbiamo tutti in casa. Di seguito vi elenchiamo i rimedi naturali più efficaci contro la muffa bianca, detta anche mal bianco, il cui nome vero è appunto oidio.
Bicarbonato di sodio

Vi sarà sicuramente capitato di usare il bicarbonato di sodio per la casa, dal lavaggio dei vestiti alla pulizia e sbiancamento dei pavimenti. Il bicarbonato di sodio è economico e facile da reperire e le sue potenzialità sono alte!
La preparazione contro lo oidio a base di bicarbonato è molto semplice da preparare: basterà preparare una soluzione all’1% di bicarbonato sciolto nell’acqua, all’incirca un cucchiaino su 4 litri d’acqua. Se poi vogliamo renderla ancora più efficace possiamo aggiungere un cucchiaino di olio minerale e mezzo di sapone per piatti (o chi preferisce anche uno specifico per orticoltura).
Il bicarbonato destabilizza le cellule del fungo facendole collassare. La principale precauzione è di usare una soluzione a bassa concentrazione, senza mai aumentare la percentuale di bicarbonato. Altrimenti rischieremo di bruciare la pianta facendo comparire macchie gialle o marroni.
Latte
Il latte come abbiamo già visto fa bene a tante piante, perché è disinfettante, idratante e perfetto per pulire le foglie. Nel caso le foglie siano state colpite dallo oidio, la preparazione a base di latte e il suo utilizzo è molto veloce in quanto basterà preparare una miscela con due parti d’acqua ed una di latte intero e metterla in un nebulizzatore. A questo punto dovrete applicarla sulle piante che presentano la patina bianca due volte a settimana la mattina presto.
L’indicazione da seguire è di scegliere giornate soleggiate ed evitare momenti con forte umidità in modo che la soluzione possa agire con la maggiore efficacia. Questa tecnica viene usata comunemente sulle coltivazione in serra di rose e piante della vite.
Aglio
L’aglio quando viene tagliato o schiacciato rilascia una sostanza chiamata allicina, che è responsabile di quell’odore e sapore pungente tanto amato nella cucina contadina. Oltre che per l’aroma, questa sostanza è anche importante in quanto è un forte antimicrobico che va a combattere con forza la formazione di funghi e batteri. Rientra inoltre tra le piante officinali con proprietà benefiche anche per l’uomo.
Contro la muffa bianca delle piante vi basterà quindi schiacciare qualche spicchio d’aglio e lasciarlo in infusione una notte in una caraffa d’acqua. La mattina dopo potrete filtrare il liquido e nebulizzarlo direttamente sulle foglie interessate con un risultato rapido ed efficace.
Cannella
Questa sostanza oltre ad avere un’azione protettiva è stato dimostrato che aiuta anche la crescita della pianta. Infatti oltre a nebulizzarla sulle foglie, molte persone ne spargono la polvere (in quantità non elevate) nel terriccio e annaffiano per farla penetrare in profondità. La soluzione da dare alle foglie prevede una percentuale di 0,5%-1% di cannella da sciogliere in acqua.
Aceto
Anche l’aceto è ottimo per pulire le foglie delle piante, sia in presenza che in assenza di muffa bianca. Il prodotto più indicato nel caso dello oidio è l’aceto di mele e se ne diluisce un cucchiaino in un litro d’acqua, per poi nebulizzarlo sulle foglie. La nebulizzazione deve essere fatta in un’ora del pomeriggio non troppo calda, ma con sempre il sole in alto. Questo farà sì che la soluzione non evapori troppo rapidamente prima di fare effetto, ma nemmeno ristagni troppo sulle foglie rischiando di provocare una reazione acida. L’applicazione va fatta 2 volte a settimana ed i risultati sono veloci.
Acqua ossigenata
Nei casi più ostici viene in soccorso l’acqua ossigenata, che può essere messa direttamente nel nebulizzatore. Il consiglio è di provare prima su una piccola porzione di pianta ed aspettare un giorno per vedere se ci sono reazioni avverse. In caso non sussistano, basterà un’applicazione ogni 15 giorni per risolvere il problema e mantenere le foglie pulite.
Equiseto

Infine vi proponiamo una sostanza che viene usata nella cura delle piante fin da tempi lontani ed è ricavata dall’esquiseto, un particolare tipo di felce. Dovrete preparare un infuso con 10 litri di acqua ed 1 kg di pianta fresca o in alternativa 150 gr essiccata. Dopo un ammollo di un giorno si mette a bollire a fuoco basso per mezz’ora per poi lasciarlo raffreddare.Poi sarà necessario filtrarlo e metterlo nel nebulizzatore. A questo punto va applicato su pianta e terreno, in giornate con clima secco e tassativamente mai sotto il sole caldo. Basterà ripetere circa due volte al mese per una cura completa della vostra pianta.