Passeggiando all’aria aperta o attraversando un giardino vi sarà capitato di restare affascinati da splendidi roseti variopinti. La rosa, con il suo profumo dolce e delicato e i colori accesi, è infatti uno dei fiori più comunemente utilizzati. La famiglia delle Rosacee conta più di 150 specie di piante, ed è quindi molto importante scegliere quella giusta in base ad una serie di fattori, prima di piantarla nel nostro giardino o in vaso.

Come scegliere quale rosa piantare
I fattori da tenere in considerazione prima di scegliere quale rosa piantare riguardano l’esposizione al sole, la temperatura e il momento dell’anno in cui decidiamo di fare questa operazione.
In genere le rose vengono piantate in autunno o in primavera e si adattano a quasi tutte le tipologie di terreno, con una preferenza per quello argilloso. Esistono ovviamente specie più resistenti e specie molto più delicate. Ad esempio, le cosiddette “rose nostalgiche” sopportano senza problemi il freddo e la pioggia, mentre lo stesso non si può dire per le rose inglesi bianche.
Un altro elemento da tenere in considerazione è la collocazione della rosa: volete un cespuglio di rose? Oppure una rosa rampicante? Quando avrete scelto la tipologia di rosa più adatta a voi e al vostro spazio, si potrà procedere con la piantumazione.

Come piantare una rosa in giardino
L’occorrente per questa operazione è:
- la rosa da piantare a radici nude;
- una pala;
- del terreno ricco e ben drenato;
- concime adatto per le rose (azotato e con potassio e ferro);
- acqua.
Si consiglia di lasciare le rose per una notte (almeno 10 ore) in un secchio pieno d’acqua prima di procedere oltre. Si consiglia, inoltre, di ammorbidire il terreno e di arricchirlo con abbondante concime organico, meglio se ricco di azoto.
In seguito, sarà necessario scavare una buca abbastanza profonda, in modo che le radici abbiano spazio per crescere e che l’innesto (cioè la parte gonfia della pianta, da cui nascono i rami) si trovi a circa 5-7 cm dal suolo. A questo punto vi basterà ricoprire la buca con del terreno e innaffiare abbondantemente.
Da notare che nel caso di rose rampicanti, il terreno nelle vicinanze di muri o altro tipo di costruzione è più povero di nutrimenti e richiederà quindi una concimazione più abbondante e frequente rispetto ai cespugli di rose.

Come far sbocciare il vostro roseto
Sarà necessario concimare ulteriormente la pianta, in particolare nel momento della formazione dei boccioli, e procedere ad abbondanti annaffiature ogni volta che il terreno apparirà asciutto.
Un’altra azione fondamentale da svolgere periodicamente è quella delle potature: bisogna infatti eliminare i rami secchi e vecchi e lasciare quelli nuovi carichi di boccioli e getti. In questo modo il nutrimento della pianta non si disperderà e il risultato sarà una crescita sempre più rigogliosa.
Come abbiamo visto anche per pomodori e tulipani, anche per le rose occorre prestare attenzione a parassiti e/o malattie che potrebbero colpire la pianta e proteggerla adeguatamente.
Infine, nei periodi invernali e specialmente di notte, quando è alto il rischio di gelate, sarà necessario rivolgere alla pianta delle attenzioni in più per proteggerle dal freddo troppo intenso.

Come piantare e mantenere una rosa in vaso
In questo caso l’occorrente è:
- la rosa da piantare a radici nude (in questo caso, date le dimensioni limitate del vaso, è preferibile una tipologia di rosa a piccolo-medio sviluppo);
- un vaso sufficientemente grande;
- terreno;
- un balcone soleggiato;
- concime adatto per le rose (azotato e con potassio e ferro);
- acqua.
Anche nel caso di una rosa in vaso è sconsigliato piantarla in estate o in inverno a causa delle temperature troppo alte o troppo basse. Sarà quindi preferibile procedere a questa operazione in primavera o in autunno.
In questo caso l’operazione non è troppo diversa da quella vista sopra per il giardino. Basterà inserire del terreno concimato nel vaso, trasferirvi la pianta e ricoprire le radici con dell’altra terra.
Per quanto riguarda le annaffiature, si potrà dare acqua alle rose anche tutti i giorni nel periodo estivo, mentre nel periodo invernale si potrà innaffiare la pianta anche ogni 10-12 giorni. Per permettere un adeguato drenaggio del terreno e scongiurare i ristagni d’acqua, sarebbe preferibile non collocare il vaso a terra ma lasciarlo “sospeso”, in modo che l’acqua in eccesso possa defluire.